Gobba di bisonte o gibbo del bisonte: è solo un inestetismo?

“Cos’è quella gobba dietro il collo?” In realtà si tratta di Lipodistrofia Cervico-Dorsale detta comunemente Gobba o Gibbo del bisonte e non è solo un inestetismo.

Indice

Cos’è la gobba del bisonte

Avrai sentito parlare della Gobba del Bisonte o forse ti sarà già capitato di vederla, ma ti piacerebbe avere chiarimenti in merito. Abbiamo le risposte che cercavi!

Definita anche Lipodistrofia Cervicodorsale è un accumulo di grasso tra il tratto cervicale e il tratto dorsale. In particolare è un’accentuazione della zona relativa alla settima vertebra cervicale che è caratterizzata anche da un classico atteggiamento del rachide cervicale che risulta essere più in avanti rispetto alla zona dorsale.

Una volta individuate le cause, dopo aver agito su di esse è possibile trattare la zona della gobba del bisonte, allo scopo di ridurre gradualmente l’accumulo di liquido-adipe-fibrosi  formato nel tempo.

Cosa dice la scienza a riguardo? 

Recenti studi hanno dimostrato, come la correlazione del gibbo del bisonte, sia collegata ad uno squilibrio respiratorio e del muscolo diaframma.

Ma quali sono le cause del gibbo del bisonte?

Molte persone, infatti, di fronte a fenomeni di tensione, stress,paura, ansia e dolore reagiscono trattenendo più aria del dovuto all’interno della gabbia toracica (respirazione ad alta frequenza) e inducendo così una rigidità diaframmatica. 

Esistono però altre cause:

  1. Posture scorrette prolungate che costringono il capo in avanti e in basso( smartphone, attività sartoriali di precisione, tablet ecc…) 
  2. Sindrome di Cushing: una patologia ormonale, caratterizzata dalla produzione eccessiva di cortisolo.
  3. Assunzione prolungata di farmaci steroidei.
  4. Effetti collaterali di alcuni farmaci (ad esempio alcuni antivirali utilizzati per l’HIV).
  5. Artrosi deformante

Perché si crea questo ispessimento adiposo localizzato? 

È una vera e propria questione di adattamento posturale che nasce da un’iperattività dei muscoli scaleni che devono sopperire alla scarsa performance del diaframma. Gli scaleni porteranno il torace verso l’alto per permettere la sua espansione a discapito delle prime costole e delle prime vertebre toraciche che risulteranno rigide.

Questo blocco meccanico porterà nel tempo ad una disfunzione vascolare nel tratto C7-D1-D2 che si trasformerà in un vero e proprio inestetismo con una pannicolite dapprima edematosa per poi cronicizzarsi fino alla lipodistrofia.

Trattamenti

Quali trattamenti possono essere effettuati?

Numerosi sono i trattamenti per curare questa disfunzione tissutale:

  1. radiofrequenza resistiva;
  2. terapie criogene meglio se associate all’ultrasuono;
  3. microcorrenti;
  4. campi magnetici ad alta intensità iperpulsati.

Nei casi più gravi può essere anche necessario un approccio chirurgico (liposuzione) per rimuovere il tessuto adiposo e fibrotico in accesso.

Perchè trattarla?

Trattare la gobba del bisonte non è solo una questione di estetica, ma concorre a prevenire e a bloccare sul nascere patologie facilmente ricollegabili a questa condizione, considerata erroneamente innocua e priva di effetti collaterali a lungo andare.

È fondamentale riequilibrare la postura che per anni è rimasta alterata (solitamente con uno sbilanciamento in avanti), mediante un lavoro di allungamento decompressivo, tramite rieducazione posturale individuale e trattamenti di terapia manuale specifica.


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