Fisioterapia Dermatofunzionale: perché è una competenza sanitaria

Se sei tra i professionisti sanitari che pensano che la fisioterapia dermatofunzionale sia solo una branca estetica, questo articolo potrebbe donarti un nuovo punto di vista.

Essendo una specializzazione nuova, c’è molta confusione in merito, pertanto abbiamo deciso di scrivere un articolo che possa aiutare a districare tanti dubbi. Non tutti, ma buona parte. 

Un pò perché ci sono ancora professionisti sanitari che denigrano questa branca pensando che non riguardi loro e lasciando tantissime pazienti senza qualcuno che possa prendersi cura delle loro necessità e della loro disperazione.

Un po’ perché chi lavora nell’ambito dell’estetica e del benessere, è molto attratto da questo ambito ma quando ci contatta per partecipare ai nostri corsi in presenza, si sente ingiustamente escluso e a noi dispiace davvero molto che passi questo messaggio. Vogliamo solo che chi usufruisca dei nostri corsi in presenza possa applicare dal giorno dopo il 100% delle informazioni, e una gran parte degli argomenti trattati durante il corso, sono applicabili solo da personale sanitario.

Ma ci sono anche punti in comune perché siamo fermamente convinti che il mondo sanitario possa collaborare con il mondo dell’estetica e del benessere.

Ricordiamo che il motto di Innovalinfa è proprio “SALUTE È BELLEZZA” e uno degli obiettivi è creare rete. 

Ma andiamo a conoscere meglio la branca della Riabilitazione Dermatofunzionale.

Indice

La fisioterapia dermatofunzionale è una branca della fisioterapia che si occupa della salute e del benessere della pelle e dei tessuti superficiali e profondi detti anche apparato tegumentario, combinando approcci terapeutici con finalità sia riabilitative che estetiche.

A differenza dei trattamenti meramente estetici, si basa su approcci terapeutici, scientifici e personalizzati, finalizzati a migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Nonostante ciò, esistono ancora informazioni fuorvianti che la relegano a un ambito puramente estetico, alimentando confusione sul ruolo del fisioterapista in questo settore.

Per questo oggi andremo ad esplorare questa branca.

Innanzitutto è importante specificare che la fisioterapia dermatofunzionale si suddivide in 2 principali ambiti:

I due ambiti della fisioterapia dermatofunzionale:

Fisioterapia dermoestetica e Fisioterapia riparativa

Entrambi richiedono competenze avanzate e una profonda conoscenza clinica per garantire interventi efficaci e sicuri:

La conoscenza approfondita di anatomia, fisiologia e patologie, distinguere una condizione normale da una patologica, dà la possibilità di applicare tecniche in modo mirato e sicuro.

Avere metabolizzato la struttura dei vasi linfatici e la loro funzione è essenziale per eseguire un drenaggio efficace senza causare danni o sovraccaricare il sistema.

Lo studio di patologie cutanee o vascolari e i processi di guarigione, permette di individuare le frequenti controindicazioni e adattare il trattamento alle esigenze specifiche del paziente, mirando al miglior risultato possibile senza rischi per la salute.

Ma andiamo ad esplorare meglio questi due ambiti.

Fisioterapia riparativa

La fisioterapia riparativa rappresenta il lato clinico e terapeutico della dermatofunzionale.

Si occupa di trattare condizioni gravi o croniche, dove la pelle e i tessuti sottostanti sono compromessi. In questi casi, il fisioterapista gioca un ruolo chiave nel recupero funzionale e nella prevenzione di complicanze.

Andiamo a guardare alcuni esempi:

Ulcere e piaghe da decubito

Queste lesioni (ferite che si formano sulla pelle), spesso associate a patologie croniche come il diabete o l’immobilità prolungata come lo stare fermi a lungo a letto o seduti, necessitano di trattamenti specifici per favorire la guarigione e prevenire recidive, ovvero, impedire che tornino.

Il fisioterapista interviene con tecniche di mobilizzazione che sarebbero movimenti guidati per migliorare la mobilità, bendaggi e stimolazione meccanica per migliorare la circolazione e il trofismo dei tessuti, il tutto mira a far arrivare più sangue e nutrimento alla pelle per aiutarla a guarire.

Cicatrici e ustioni

Il trattamento delle cicatrici è fondamentale per evitare retrazioni, aderenze, ovvero la cicatrice che si “incolla” ai tessuti sottostanti, e limitazioni funzionali.

Attraverso massaggi profondi, terapie fisiche (uso di strumenti o tecniche per trattare i tessuti) e tecniche di stretching per allungare la pelle e i muscoli, il fisioterapista aiuta a migliorare l’elasticità e quindi rendere la pelle più morbida e flessibile e l’estetica della cicatrice, favorendo un recupero ottimale.

Se vuoi approfondire potrai scoprire qui la differenza tra una cicatrice innocua ed una tossica.

Patologie dermatologiche

Condizioni come psoriasi, dermatiti o eczema possono beneficiare di trattamenti fisioterapici che migliorano la funzione di barriera della pelle, riducono l’infiammazione e stimolano la rigenerazione cutanea. 

L’approccio è sempre personalizzato, integrando tecniche manuali e strumentali.

Patologie reumatiche

Malattie come la sclerodermia, l’artrite reumatoide il lupus possono causare danni cutanei e sottocutanei. 

Attraverso tecniche di mobilizzazione, crioterapia o tecarterapia, il fisioterapista aiuta a ridurre il dolore, migliorare la mobilità e preservare la funzione articolare.

Monconi

Nei pazienti amputati, il trattamento dei monconi è cruciale per preparare il paziente all’uso di protesi. Attraverso massaggi, esercizi e bendaggi, il fisioterapista riduce l’edema, previene le contratture e migliora la tolleranza cutanea.

Adesso passiamo al secondo ambito della riabilitazione dermatodunzionale.

La Fisioterapia dermoestetica

La fisioterapia dermoestetica non si limita a migliorare l’aspetto estetico, ma lavora sul ripristino della funzionalità dei tessuti. È un approccio multidisciplinare che combina tecniche manuali, tecnologie avanzate, protocolli personalizzati, tools e prodotti con attivi specifici.

Ecco i principali campi di applicazione:

Pre e post chirurgia plastica

Il fisioterapista dermatofunzionale prepara i tessuti prima dell’intervento, migliorandone la qualità per ridurre i rischi di complicanze. Nel post-operatorio, si interviene per accelerare la guarigione, ridurre edemi, prevenire fibrosi e migliorare la mobilità dei tessuti cicatriziali. 

Ad esempio, nei casi di mastoplastica o liposuzione, il trattamento contribuisce a uniformare i risultati estetici e a favorire il benessere complessivo del paziente.

Se vuoi approfondire l’argomento, potrai visionare il:

Videocorso ECM – I principi della Chirurgia Plastica, ricostruttiva e della medicina estetica.

Smagliature

Derivate da micro-rotture nel derma reticolare, le smagliature possono essere trattate stimolando la rigenerazione cutanea attraverso tecniche come la radiofrequenza, le onde d’urto, il massaggio connettivale e il linfodrenaggio. 

Questi interventi aiutano a migliorare l’aspetto estetico e la texture della pelle. Troverai interessanti spunti in questo articolo di approfondimento sulle smagliature.

Rughe

Le tecniche di fisioterapia dermatofunzionale, come il massaggio miofasciale o l’uso di terapie fisiche medicali, stimolano il collagene e migliorano l’elasticità della pelle, attenuando i segni dell’invecchiamento. 

È un trattamento ideale per chi cerca un approccio naturale e non invasivo. Potrai approfondire una delle tecniche in questo articolo dedicato alla radiofrequenza viso.

Cellulite

Si tratta di un problema multifattoriale che coinvolge il sistema linfatico, il microcircolo e il tessuto adiposo. Il fisioterapista interviene con tecniche mirate, come il linfodrenaggio manuale, varie terapie fisiche a seconda dello stadio, trattamento miofasciale ed esercizio terapeutico per migliorare la circolazione, ridurre l’infiammazione e favorire il drenaggio dei liquidi.

Flaccidità e adiposità localizzata

La perdita di tonicità muscolare e l’accumulo di grasso in zone specifiche sono spesso legati a fattori ormonali, posturali o di stile di vita.

Tecniche come l’elettrostimolazione, terapie fisiche varie associate a esercizi personalizzati, aiutano a ridurre il volume adiposo e a migliorare il tono muscolare e cutaneo.

Diastasi addominale

Questa condizione, che coinvolge la separazione dei muscoli retti dell’addome, è comune dopo la gravidanza e non solo.

Attraverso esercizi terapeutici, terapie fisiche e tecniche manuali, il fisioterapista lavora per ripristinare la funzionalità del core, riavvicinare i retti addominali, ove possibile, o orientarsi con il medico verso l’intervento ed il successivo trattamento di cicatrici e ripristino di funzionalità, migliorando postura e stabilità.

Se sei al primo approccio potrai dare un occhiata al Videocorso ECM Base Diastasi Addominale.

Patologie linfatiche e flebologiche

Il trattamento di condizioni come il linfedema o l’insufficienza venosa richiede un approccio mirato per alleviare sintomi come gonfiore, pesantezza e dolore. 

Tecniche come il linfodrenaggio manuale o i bendaggi (link bendaggi) favoriscono il drenaggio dei liquidi e migliorano la qualità della vita. Oppure il lipedema, una condizione cronica caratterizzata da un’anomala distribuzione del tessuto adiposo, prevalentemente a livello di gambe e braccia, con sintomi come dolore, gonfiore e tendenza alla formazione di edemi, in questo caso ci concentra proprio su trattamenti volti a migliorare la funzionalità e l’aspetto dei tessuti cutanei e sottocutanei, attraverso tecniche come il linfodrenaggio manuale, terapie fisiche etc.

La fisioterapia dermatofunzionale è una competenza sanitaria a tutti gli effetti

Riconoscere il valore di questa disciplina significa garantire trattamenti efficaci, sicuri e basati su evidenze scientifiche, contribuendo al benessere complessivo dei pazienti.

Per i fisioterapisti, esplorare questo ambito rappresenta un’opportunità unica per ampliare le proprie competenze e rispondere alle esigenze di un mercato in continua crescita e per tradurre, il “mercato” tocca purtroppo tantissime pazienti che non hanno nessuno che possa aiutarle perchè i professionisti sanitari nell’ambito sono ancora troppo pochi.

Per aiutare questi pazienti, abbiamo anche creato una mappa dei professionisti formati durante i nostri corsi, ma l’interesse di altri professionisti sanitari e la consapevolezza che sia una competenza sanitaria da parte degli stessi è indispensabile per fornire il supporto richiesto.

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